Bentornati con i tanti gustosi consigli che arrivano da anni di esperienza nel mondo della ristorazione, la nostra più grande passione! Anche oggi, spinti da questa dolce atmosfera autunnale, continuiamo a parlare di come conservare il vino al meglio grazie a dei pratici rimedi ed evitare così che questo perda tutto il suo gusto e profumo.

Come evitare che il vino si ossidi?

Uno dei problemi principali che riguarda la conservazione di un prodotto così amato è il rischio dell’ossidazione. Questa può verificarsi quando il vino si trova in contatto e per un lungo tempo con l’ossigeno. Il fenomeno spesso viene causato dal tappo di sughero, un materiale poroso ed elastico, che in determinate condizioni può modificare le sue caratteristiche originarie e restringersi. Esistono due metodi per evitarlo:

1- Tenere la bottiglia in posizione orizzontale in modo che il vino bagni il tappo ed eviti così il restringimento.

2 – Recentemente si è introdotta una nuova teoria sul modo di mantenere la bottiglia durante il suo periodo di maturazione. Sembrerebbe che metterla in modo obliquo, consenta di far “emergere” la bolla d’aria verso il tappo e permettere al liquido di stare a contatto con il sughero, evitando così il problema delle fuoriuscite di vino.

A quale temperatura tenere le bottiglie?

Il “nemico numero due” della conservazione è la temperatura che, come è noto, può far dilatare o restringere certe sostanze e che nel caso del vino può contribuire all’ossidazione:

  • Alta. Un caldo eccessivo può portare la massa liquida ad espandersi, spingendo l’aria presente nella bottiglia verso il sughero, il quale, per effetto della pressione, la lascerà uscire attraverso le pareti del collo della bottiglia e del tappo.
  • Bassa. Con il raffreddamento invece si verifica esattamente l’effetto contrario, il liquido si contrae e crea una sorta di depressione che avrà l’effetto di aspirare aria e introdurre ossigeno nella bottiglia.

Veniamo al succo! La temperatura ideale alla quale andrebbe conservato il vino è da individuarsi fra i 10° e i 16°C e mantenuta più stabile possibile, meglio se tra 14° e i 15° C.  Sopra i 25° C il rischio è di compromettere totalmente le caratteristiche organolettiche del prodotto.

Attenzione all’umidità e alla luce!

Altro aspetto cruciale ai fini di una buona conservazione del tanto amato vino è l’umidità. Se l’ambiente è troppo secco può causare il restringimento del sughero, mentre un ambiente troppo umido deteriorerà inevitabilmente le etichette delle bottiglie e favorirà lo svilupparsi di muffe e microrganismi.

La percentuale ideale di umidità dovrebbe essere del 70%.

Il gusto di una bottiglia, anche la più pregiata, può essere poi alterato dalla luce. I bianchi e gli spumanti sono i più “sensibili” in tal senso, in particolare se contenuti in recipienti di vetro incolore o poco scuri. Un semplice rimedio è quello di avvolgere le bottiglie con un foglio di carta oppure di alluminio.

Una cantina fatta in casa

In pochi hanno in casa uno spazio che presenta le condizione ideali per mantenere i vini. Nelle nostre abitazioni infatti le temperature sono spesso oltre i 20° C , senza contare poi che in alcune zone, come la cucina, possono esserci odori forti o un’umidità non adeguata, che possono mettere a rischio il mantenimento delle bottiglie. Se hai la fortuna di disporre di un apposito locale, come un ripostiglio o una dispensa, puoi ricreare una vera e propria cantina fatta in casa. Ecco qualche suggerimento:

  • Evitare attici e mansarde.
  • Spegnere stufe o caloriferi.
  • Mantenere la giusta umidità mettendo un recipiente d’acqua sul pavimento o in alternativa, installare un condizionatore d’aria che provvederà a mantenere il giusto “clima”. Per praticità è possibile anche acquistare dei frigoriferi da vino capaci di assicurare le giuste e costanti condizioni per la corretta conservazione di un buon numero di bottiglie.

 

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